domingo, 28 de julio de 2019

FUORI DI tranSENNO!





Dal post di Lorenzo Cherubini del 25 luglio. Sono appena uscito da una riunione con la squadra di Jova Beach dove mi hanno detto che a Viareggio ci hanno imposto delle modifiche al progetto che in pratica ci obbligano a dividere la spiaggia in settori transennati come in un allevamento di pecore mannare. Appare curioso che, invece dei proverbiali lupi, citi le pecore, implicitamente paragonando a pecore i suoi fan, ma proseguiamo nella lettura: Pure una transenna lungo il bagnasciuga per regolare l’accesso al mare attraverso stretti passaggi presidiati. Noi naturalmente obbediamo alla legge, ci mancherebbe altro, ma non posso nascondervi la mia perplessità e di tutti quelli coinvolti (che lavorano nei grandi concerti da decenni). Anche noi non nascondiamo la perplessità su come questi famosi esperti coinvolti, che lavorano nei grandi concerti da decenni, possano vendere i biglietti dei concerti prima che vengano approvati i piani di sicurezza, o accorgersi che un luogo è inadeguato al concerto una settimana prima, come nel caso di Albenga. Ma continuiamo a leggere: Speriamo che da questo non derivino disagi per il pubblico, anche se, detto tra noi, io sono dispiaciuto per questa presa di posizione che invece disagio al pubblico lo creerà di sicuro, e anche parecchio, rendendo difficilissimo muoversi in spiaggia, che è nello spirito di questa festa. E’ stranissimo perché abbiamo già fatto 6 spiagge dove il pubblico è stato libero di muoversi a suo piacimento e quello che è evidente è che il Jova Beach Party non è un raduno di hoolligans infoiati ma una festa di esseri umani evoluti pacifici e allegri in grado di badare a se stessi. La sicurezza è al primissimo posto nel progetto JBP e la collaborazione con le autorità è imprescindibile e noi ci adegueremo ad ogni direttiva che ci verrà imposta ma se davvero è questa la loro ultima parola mi dispiace tantissimo e sono perplesso, non ha senso penalizzare un pubblico, soprattutto questo pubblico, e impoverire lo spirito di un evento bello che porta in scena un’idea di mondo non diviso in recinti come quelli di un allevamento intensivo o dell’ora d’aria di Alcatraz. Un conto è creare corridoi e vie di fuga libere e pronte ad ogni evenienza ma non recinti chiusi che limitano il movimento e rendono, per esempio, difficilissimo anche andarsi a prendere un sorso d’acqua o un gelato. 

Che dire? A Lorenzo evidentemente le restrizioni non piacciono, quando si accorge che il suo show, rispettando alcune norme di sicurezza, non è più così divertente. Lui vuole fare come gli pare e piace, ovunque. La spiaggia è il luogo della frontiera e della trasformazione. E nessuno si può opporre a questo progetto live che, nella sua visione, sta portando l'umanità oltre, forse a uno stadio superiore. Un vaneggiamento incendiario ben rimarcato nelle sue contraddizioni dalla Prefettura di Lucca, la quale commenta a riguardo: “Abbiamo semplicemente approvato il progetto sottoposto dal team del cantante che già prevedeva una divisione in settori. Si vede che all’artista questo non è stato spiegato”.

Credo che una maniera sensata di rispondere a questo post, nel quale Jovanotti si lamenta platealmente e inopportunamente di come sarà difficile muoversi in spiaggia attraverso degli stretti passaggi presidiati, come se si fosse ad Alcatraz, o in allevamenti intensivi, retoricamente richiamandosi a una idea di mondo non diviso in recinti, sia citare le parole, tratte dal loro stesso Studio di Incidenza per il concerto di Vasto, che descrivono il recinto nel quale lui evidentemente non si vergogna di costringere gli altri esseri viventi, che frequentano la spiaggia non per divertirsi, ma semplicemente per vivere. 

"Nel caso in cui avvenga un episodio di nidificazione, dovranno essere messe in atto, dalla società organizzatrice dell'evento, tutte le azioni necessarie per la sua tutela , al fine di assicurarne il successo riproduttivo; a tal riguardo a seconda della localizzazione del nido, esso dovrà essere protetto con barriere antipanico, racchiudente un'area di 9mq, da presidiare durante l'evento, o dovrà essere traslocato."

Sono certo che ad Alcatraz, nell’ora d’aria, qualcosa in più di 9 mq lo concedevano. Ipocrita!



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