viernes, 2 de agosto de 2019

BLITZKRIEG BOP


Nell'articolo del Centro di oggi, la ricostruzione della folle e concitata giornata di ieri, nella quale la "guerra lampo", quella contro la natura "scomoda" da parte del Comune di Vasto, viene fermata da un controblitz dei Carabinieri forestali, allertati dai cittadini. Operazione pericolosamente diretta contro Fosso marino, un corso d'acqua che, sebbene da sempre costituisca un naturale alveo di raccolta e deflusso delle acque meteoriche e sotterranee delle retrostanti colline, viene suo malgrado a trovarsi come terzo sgradito incomodo, nell'area del Jova Beach Party.
Ricordiamo ancora che la ragione per la quale il concerto non si dovrebbe svolgere in quella che il Piano del demanio definisce come area eventi, solo 200 mt a sud, risiede principalmente nell'ostinazione degli organizzatori a massimizzare i profitti, senza volersi adattare allo stato dei luoghi. L'area eventi non basta alle smanie di grandeur e agli smisurati appetiti di Jovanotti&Trident, e si richiederebbe per questo l'espianto di alcune delle concessioni balneari adiacenti, con la conseguente evacuazione di molti villeggianti che diventerebbero di fatto "profughi balneari", come avvenuto a Viareggio e altrove. Per chiunque voglia approfondire gli ultimi episodi di questa surreale saga, nel braccio di ferro tra Prefettura e Comune di Vasto,  si consiglia il servizio video realizzato da ZonaLocale il 27 luglio, l'intervista al prefetto di Chieti nel TGR del 30 luglio, infine questo post di PeaceLink Abruzzo, nel quale viene riportato l'articolo del Centro di ieri.

Nella foto in basso scattata stamattina la situazione dei luoghi appare diversa da ieri, quando tonnellate di sabbia erano state ammassate ad ostruire la bocca del canale. Stante la distruzione oramai avvenuta della rigogliosa vegetazione, con le sue colonie animali, e l'insabbiamento del corso d'acqua, oggi le operazioni sembrano tese a ricostituire artificialmente lo stato dei luoghi. Lecito supporre che l'intervento dei carabinieri abbia avuto il suo determinante peso. Come riportato nell'articolo di Zonalocale difatti il sindaco, in seguito all'intervento dei Carabinieri sul posto, ha dichiarato che si tratta di lavori di ordinaria manutenzione del canale, che vengono svolti ogni anno, non fosse che la Determina dirigenziale n. 801 del 31 luglio lo contraddice apertamente, ove si dichiara che i lavori sono originati dalla manifestazione canora che dovrebbe aver luogo a Vasto, e visto che gli organizzatori verranno per un sopralluogo la prossima settimana, atto a definire o meno l'idoneita' dei luoghi, si "rende necessario provvedere a sistemare l'area oggetto di tale manifestazione in Loc. Fosso marino, con il livellamento del litorale sabbioso, che presenta attualmente accumuli di sabbia e dune, nonche' al taglio della vegetazione esistente".

Si rende necessario distruggere la natura, le dune, la vegetazione, in poche parole. Notate bene la scelta dei termini: si rende necessario! Notate la ricorrenza, come anche a Roccella Jonica, della parola livellamento, abile camouflage terminologico della parola "devastazione". Piu' chiaro di cosi'....

Nell'articolo viene dato spazio anche alle esternazioni del Presidente del Consorzio Vivere Vasto Marina, il quale paventa un danno di 4-5 milioni per il mancato giro d'affari in caso di annullamento del concerto. È mai possibile che qui qualcuno cominci a quantificare i danni derivanti da mareggiate, alluvioni, esondazioni, erosione costiera, divieti di balneazione? Tutte sciagure ambientali aggravate, se non addirittura generate, da operazioni sconsiderate, come quella messa in atto dal Comune di Vasto.  Quando pensiamo di cominciare a invertire la rotta?






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