sábado, 7 de septiembre de 2019

AL MINISTRO COSTA, DALLE FOGNE DI NUOVA DELHI



Gentile ministro Costa,

apprendiamo da questo post facebook, dal quale è tratta la sua foto, che lei è partito per l'India dove a Nuova Delhi interverrà alla Conferenza delle parti per la lotta alla desertificazione. Lei scrive: “È uno dei drammi del nostro Pianeta. In Italia il 20% del Paese è a rischio desertificazione e oltre il 4% è già sterile”. 
Proprio lei che ha affermato essere il WWF una garanzia sufficiente per lo svolgimento del Jova Beach Party, ma poi non ha proferito parola quando le sono stati resi noti gli effettivi danni ambientali che questo evento stava producendo, non pensa che, per cominciare a lottare contro la desertificazione, potremmo cominciare dal rispetto di quelle piante, cosiddette pioniere, da quella vegetazione psammofila che adorna le nostre spiagge, ma che per la stagione balneare, e adesso anche per fare dei megaconcerti, viene arata e livellata, fino a rendere la sabbia sterile, esattamente come nel deserto? 

Lei che, questa estate, è direttamente intervenuto per denunciare un ragazzo, reo di aver buttato una bottiglia di plastica in mare, sbeffeggiando la campagna Plastic free in un suo video, e nulla ha detto sullo svolgimento anomalo di un tour sulle spiagge, che, nonostante i buoni proclami, non ha fatto che contribuire alla dispersione di plastiche in mare. Perché il vento puo' trasportare via tutto, quando i concerti non si fanno in luoghi adeguati come gli stadi, o perché a mezzanotte i Beach Angels hanno già mangiato i loro due panini e se ne vanno, con il loro gadget, lasciando per terra quello che non sono stati in grado di raccogliere durante la loro giornata di lavoro non retribuito. Un tour che ha sbeffeggiato molto più di quel ragazzo, che lei tanto ha condannato, il concetto di plastic free. Si guardi questo video di Policoro, e magari ne riparliamo.

Lei che ha voluto premiare un mese fa Donatella Bianchi, già Presidente WWF, con la Presidenza del Parco Nazionale delle Cinque Terre, nonostante abbia gravemente leso la credibilità della sua associazione con la collaborazione al Jova Beach Party, creando una spaccatura senza precedenti nel mondo ambientalista italiano, definito dal suo testimonial Jovanotti più inquinato delle fogne di Nuova Delhi, in un delirante sfogo, dal quale la Bianchi ha avuto la faccia tosta di non prendere nemmeno le distanze, leggere per credere, perdendo anche quest’ultima occasione per fare autocritica. 

Lei scrive ancora “sono convinto che in questi giorni porterò la nostra bandiera con onore, combattendo sempre per la tutela dell’ambiente e del nostro Pianeta”. Bene, sappia che stiamo combattendo anche noi, e per questo ci troviamo nelle fogne di Nuova Delhi. E lo riteniamo un onore, se il nuovo paradigma di ambientalismo in Italia ci deve essere fornito da Jovanotti. Ne approfitti per venirci a visitare, abbiamo pile di esposti per reati ambientali e omissioni documentali da farle leggere con attenzione, la attendiamo.


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