Sabato scorso, 28 settembre, al
XX CIO Convegno Italiano di Ornitologia è stata approvata all’unanimità una "Risoluzione sull'impatto dei grandi eventi sul fratino", da parte dei circa 250
ornitologi presenti e dal Comitato Scientifico del Convegno, nella quale chiedono a gran voce "che non vengano svolti eventi che
prevedono consistenti afflussi di pubblico, negli ambienti costieri
naturali o con residua naturalità frequentati o potenzialmente
utilizzabili dal Fratino e da altre specie di interesse
conservazionistico".
Strano a
dirsi, per Jovanotti e i suoi accoliti, il convegno si e’ svolto a Napoli e non
a Nuova Delhi!
Questa mozione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, ridicolizza oltre ogni misura il patetico mantra difensivo che questi individui hanno recitato per tutta l'estate, di aver fatto tutto il possibile per tutelare l'ambiente, di essersi consultati quotidianamente con il WWF, e di essere ingiustamente attaccati da insignificanti "sigle e siglette" locali in spasmodica ricerca di visibilità. Ebbene, qui ci sono tutti gli ornitologi italiani riuniti, a firmare un documento nel quale spicca non solo il logo di ARDEA o del CISO, ma anche del Ministero per l'Ambiente e del Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca. Non a caso nella risoluzione si fa riferimento anche
ai pareri espressi dall'ISPRA, tra cui quello per Roccella Jonica.
Quindi, il mondo scientifico nella sua massima espressione, che conta ben più di un parere del WWF, ci ha chiaramente dato un segnale inequivocabile di contrarietà a manifestazioni come il Jova Beach Party. E se pensate che sia
facile produrre con consenso unanime un documento di questo tipo nei soli tre giorni di
permanenza al convegno, sappiate che non è così. Ma la gravità degli eventi
ha impresso doverosa celerità a tale determinazione.
Adesso Jovanotti, qualora
continuasse a voler far finta di nulla per il suo porco comodo, si porrebbe allo stesso livello
cui Greta pone i politici, che non hanno mai ascoltato gli allarmi inequivocabili degli scienziati sul cambio climatico. Greta, proprio lei, quella ragazza così determinata di cui Jovanotti
nemmeno ricordava il nome nel famoso video The day after Policoro, che invito tutti a rivedere. Che lo sappia, si prenda le sue responsabilità, e almeno non ci racconti balle. Lui e il WWF che non ha nemmeno commentato questa risoluzione, dando ulteriore prova di vigliaccheria e disonestà intellettuale.
Qui sotto il testo integrale della mozione, a questo link invece trovate una bella intervista su Radio Popolare al presidente di Ardea, Rosario Balestrieri, che parla dei risultati raggiunti dal XX CIO e in particolare della risoluzione di cui sotto.
I partecipanti al XX Convegno Italiano di Ornitologia tenutosi a Napoli il 26-29 settembre 2019,
premesso
Che da anni gli ornitologi italiani studiano e indagano sullo stato
di conservazione delle popolazioni di Fratino a livello internazionale,
nazionale e locale;
Che tali studi e ricerche hanno evidenziato
che il Fratino dipende soprattutto dalla salvaguardia di spiagge e
ambienti costieri, gli habitat più minacciati e vulnerabili dell’intero
ecosistema mediterraneo;
Che nell’estate 2019 si sono svolti su
tali habitat eventi che hanno coinvolto ognuno decine di migliaia di
persone in periodo riproduttivo della specie e che hanno determinato
trasformazioni ambientali con potenziali conseguenze negative nel
futuro;
Che esiste una importante bibliografia in merito all’impatto di grandi numeri di persone sugli habitat naturali;
Che anche gli ambienti con residua naturalità, compresi quelli con
vegetazione psammofila annua o di vegetazione ripariale, in tale
contesto pesantemente trasformato, costituiscono zone di rifugio per la
fauna e situazioni da tutelare per permettere una progressiva
rinaturalizzazione;
considerato
Che il Fratino è
classificato nella Lista Rossa Italiana come EN endangered ed è
tutelato dalla Direttiva comunitaria 2009/147 (ex 79/409) sulla
“Conservazione degli uccelli selvatici” (recepita dalla Legge Nazionale
157/92) dove è riportato dal 2005 nell’Allegato I come “specie di
interesse comunitario”1;
Che, secondo i censimenti coordinati
dal Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino, la popolazione
nidificante in Italia si è dimezzata negli ultimi venti anni ed è
tuttora esposta a gravi fattori di minaccia che ne possono determinare
una ulteriore forte e rapida diminuzione;
Che le stesse
considerazioni sono state espresse da ISPRA, in precisi pareri sulla
realizzazione di eventi che prevedono grande afflusso di pubblico negli
habitat frequentati dal Fratino;
esprimono
forte
preoccupazione per la conservazione di una delle specie più a rischio
dell’avifauna nazionale, a fronte del disturbo dovuto alla realizzazione
di grandi eventi negli habitat di nidificazione, alimentazione e sosta
del Fratino;
chiedono
che non vengano svolti eventi che
prevedono consistenti afflussi di pubblico, negli ambienti costieri
naturali o con residua naturalità frequentati o potenzialmente
utilizzabili dal Fratino e da altre specie di interesse
conservazionistico.
La presente risoluzione è stata discussa ed
approvata all’unanimità dai partecipanti al Convegno e dal suo Comitato
Scientifico.
____________________________
1 La Direttiva ”Uccelli” prevede all’Articolo 5 i seguenti divieti:
“b ) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e
di asportare i nidi ; di disturbarli deliberatamente in particolare
durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia
conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della
presente direttiva.
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