viernes, 4 de octubre de 2019

UNA SIGLETTA DI 250 ORNITOLOGI




Sabato scorso, 28 settembre, al XX CIO Convegno Italiano di Ornitologia è stata approvata all’unanimità una "Risoluzione sull'impatto dei grandi eventi sul fratino", da parte dei circa 250 ornitologi presenti e dal Comitato Scientifico del Convegno, nella quale chiedono a gran voce "che non vengano svolti eventi che prevedono consistenti afflussi di pubblico, negli ambienti costieri naturali o con residua naturalità frequentati o potenzialmente utilizzabili dal Fratino e da altre specie di interesse conservazionistico".

Strano a dirsi, per Jovanotti e i suoi accoliti, il convegno si e’ svolto a Napoli e non a Nuova Delhi!

Questa mozione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, ridicolizza oltre ogni misura il patetico mantra difensivo che questi individui hanno recitato per tutta l'estate, di aver fatto tutto il possibile per tutelare l'ambiente, di essersi consultati quotidianamente con il WWF, e di essere ingiustamente attaccati da insignificanti "sigle e siglette" locali in spasmodica ricerca di visibilità. Ebbene, qui ci sono tutti gli ornitologi italiani riuniti, a firmare un documento nel quale spicca non solo il logo di ARDEA o del CISO, ma anche del Ministero per l'Ambiente e del Ministero per l'Istruzione, l'Università e la Ricerca. Non a caso nella risoluzione si fa riferimento anche ai pareri espressi dall'ISPRA, tra cui quello per Roccella Jonica. 

Quindi, il mondo scientifico nella sua massima espressione, che conta ben più di un parere del WWF, ci ha chiaramente dato un segnale inequivocabile di contrarietà a manifestazioni come il Jova Beach Party. E se pensate che sia facile produrre con consenso unanime un documento di questo tipo nei soli tre giorni di permanenza al convegno, sappiate che non è così. Ma la gravità degli eventi ha impresso doverosa celerità a tale determinazione.

Adesso Jovanotti, qualora continuasse a voler far finta di nulla per il suo porco comodo, si porrebbe allo stesso livello cui Greta pone i politici, che non hanno mai ascoltato gli allarmi inequivocabili degli scienziati sul cambio climatico. Greta, proprio lei, quella ragazza così determinata di cui Jovanotti nemmeno ricordava il nome nel famoso video The day after Policoro, che invito tutti a rivedere. Che lo sappia, si prenda le sue responsabilità, e almeno non ci racconti balle. Lui e il WWF che non ha nemmeno commentato questa risoluzione, dando ulteriore prova di vigliaccheria e disonestà intellettuale.

Qui sotto il testo integrale della mozione, a questo link invece trovate una bella intervista su Radio Popolare al presidente di Ardea, Rosario Balestrieri, che parla dei risultati raggiunti dal XX CIO e in particolare della risoluzione di cui sotto.


I partecipanti al XX Convegno Italiano di Ornitologia tenutosi a Napoli il 26-29 settembre 2019,
premesso

Che da anni gli ornitologi italiani studiano e indagano sullo stato di conservazione delle popolazioni di Fratino a livello internazionale, nazionale e locale;
Che tali studi e ricerche hanno evidenziato che il Fratino dipende soprattutto dalla salvaguardia di spiagge e ambienti costieri, gli habitat più minacciati e vulnerabili dell’intero ecosistema mediterraneo;
Che nell’estate 2019 si sono svolti su tali habitat eventi che hanno coinvolto ognuno decine di migliaia di persone in periodo riproduttivo della specie e che hanno determinato trasformazioni ambientali con potenziali conseguenze negative nel futuro;
Che esiste una importante bibliografia in merito all’impatto di grandi numeri di persone sugli habitat naturali;
Che anche gli ambienti con residua naturalità, compresi quelli con vegetazione psammofila annua o di vegetazione ripariale, in tale contesto pesantemente trasformato, costituiscono zone di rifugio per la fauna e situazioni da tutelare per permettere una progressiva rinaturalizzazione;
considerato
Che il Fratino è classificato nella Lista Rossa Italiana come EN endangered ed è tutelato dalla Direttiva comunitaria 2009/147 (ex 79/409) sulla “Conservazione degli uccelli selvatici” (recepita dalla Legge Nazionale 157/92) dove è riportato dal 2005 nell’Allegato I come “specie di interesse comunitario”1;
Che, secondo i censimenti coordinati dal Comitato Nazionale per la Conservazione del Fratino, la popolazione nidificante in Italia si è dimezzata negli ultimi venti anni ed è tuttora esposta a gravi fattori di minaccia che ne possono determinare una ulteriore forte e rapida diminuzione;
Che le stesse considerazioni sono state espresse da ISPRA, in precisi pareri sulla realizzazione di eventi che prevedono grande afflusso di pubblico negli habitat frequentati dal Fratino;
esprimono
forte preoccupazione per la conservazione di una delle specie più a rischio dell’avifauna nazionale, a fronte del disturbo dovuto alla realizzazione di grandi eventi negli habitat di nidificazione, alimentazione e sosta del Fratino;
chiedono
che non vengano svolti eventi che prevedono consistenti afflussi di pubblico, negli ambienti costieri naturali o con residua naturalità frequentati o potenzialmente utilizzabili dal Fratino e da altre specie di interesse conservazionistico.
La presente risoluzione è stata discussa ed approvata all’unanimità dai partecipanti al Convegno e dal suo Comitato Scientifico.
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1 La Direttiva ”Uccelli” prevede all’Articolo 5 i seguenti divieti:
“b ) di distruggere o di danneggiare deliberatamente i nidi e le uova e di asportare i nidi ; di disturbarli deliberatamente in particolare durante il periodo di riproduzione e di dipendenza quando ciò abbia conseguenze significative in considerazione degli obiettivi della presente direttiva.







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