"FOGNA. FINDACO MENNA, NON FMETTERE MAI DI FOGNARE". Il sindaco di vasto, Francesco Menna, deve avere interiorizzato i consigli di questo meme "di Jovanotti", che ebbe una diffusione virale nel lontano 2019 quando scoppiò un putiferio a causa delle fogne di Nuova Delhi. E così, dopo solo una ventina di giorni, a Vasto il sogno del JBP si è trasformato in una fogna, o meglio è tornato a fare i conti con quel Fosso marino, insabbiato ed intubato per il concerto, nel quale continuano a riversarsi scarichi abusivi, compromettendo la qualità delle acque di balneazione. Ed è scattato da parte di Menna il divieto di balneazione per il tratto di spiaggia prospiciente Fosso Marino; quella spiaggia che qualcuno vorrebbe tanto trasformare in Jova Park Area Eventi, dimenticando di dover sempre fare i conti con un corso d'acqua, che purtroppo ha sempre lo stesso grande difetto: voler sboccare in mare. Quel tratto di spiaggia che è rimasto chiuso per due settimane per permettere la realizzazione del concerto, e ora ha visto chiuso il suo specchio d'acqua per i suoi divieti di balneazione. Due cose innegabilmente collegate e conseguenti.
Basti leggere il Comunicato stampa della SOA di oggi 9 settembre 2022:
+++Divieto di balneazione davanti fosso Marino a Vasto: quando si mette l'inquinamento sotto il tappeto...di sabbia.+++
+++Distruzione delle cannucce di palude utili alla fitodepurazione, corso d'acqua naturale intubato in contrasto con le norme regionali che vietano i tombamenti, 80.000 euro spesi in palese violazione delle previsioni del Piano del demanio marittimo con l'incomprensibile ok della Capitaneria: what else?+++
"Si è preferito, tra il giubilo e l'approvazione di troppi enti, mettere letteralmente l'inquinamento sotto al tappeto di sabbia intubando Fosso Marino, un corso d'acqua naturale, per spedirlo direttamente in mare invece di cercare di scarichi abusivi e preservare le cannucce di palude che sono state distrutte e ora dobbiamo commentare il divieto di balneazione imposto per superamento dei limiti di legge nel tratto di mare antistante" così Massimo Pellegrini, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese e laureato in scienze naturali.
"Per chi si occupa da decenni di ecologia, la branca della scienza che studia i rapporti tra organismi e ambiente, il cosiddetto dibattito su fosso Marino con destinazione a sede per il Jova Beach party è stato letteralmente deprimente - continua Pellegrini. Dopo decenni di chiacchiere sulla diffusione di basilari nozioni scientifiche ci siamo trovati di fronte un Comune che considera erbe infestanti la cannuccia di palude, una pianta non solo autoctona propria delle sponde dei corsi d'acqua come fosso Marino ma che viene addirittura venduta in commercio per gli impianti di fitodepurazione. Il comune di Vasto invece ha preferito vellicare la pancia delle persone con disinformazione e questi sono i risultati. Addirittura hanno pure distrutto quella parte di vegetazione dunale che lo stesso consulente del comune aveva detto di proteggere. Gli enti, a cominciare dalla capitaneria di Porto, con tanto di foto ricordo abbracciati a uso dei social, che dire irrituale è poco, gli sono andati dietro. Come SOA avevamo proposto semplicemente di applicare quanto previsto dai piani demaniali vigenti, regionale e comunale, e, cioè:
a)rinaturalizzare il fosso demolendo quanto più possibile il cemento che lo copre proprio per espandere la cannuccia di palude;
b)migliorando quali-quantitativamente le caratteristiche della vegetazione dunale;
c)predisporre percorsi didattici;
d)cercare e sanzionare gli scarichi abusivi.
Si è fatto il contrario peggiorando la situazione. Si parla di turismo e si hanno i divieti di balneazione. Si parla di spiaggia e si spiana qualsiasi forma di vita per un concerto. Voglio ricordare che, seppur con interventi molto limitati, parziali e sicuramente migliorabili, il Comune di Pescara ha recentemente inaugurato due ecospiagge con piantumazione di specie dunali dando, almeno sotto l'aspetto culturale, un segnale di attenzione. Anche su questo aspetto Vasto ha fatto il contrario. A parte le foto sui social, la Capitaneria di Porto cosa intende fare per applicare il Piano del Demanio comunale e risolvere l'inquinamento del mare?"
Più che appropriato il commento dal POST fb di Angelo Bucciarelli, a descrivere il sentimento prevalente nei cittadini:
FINITA LA FESTA TORNANO GLI ENTEROCOCCHI. SCIATTERIA, PIGRIZIA E INCOMPETENZA ALLA BASE DELLA STAGNAZIONE VASTESE
L'estate sta finendo e un anno se ne va... e del concerto di Jovanotti non restano che i ricordi, le luci, la musica, i momenti vissuti. Le polemica.
Per un paio di mesi abbiamo creduto che tutto dipendesse da quel concerto, nulla sembrava importante, il Jova Beach Party era il problema di tutti i problemi. Poi è finita. E finita la festa, ritornano... gli enterococchi, metafora di tutti i problemi vastesi.
La prima rinfrescata di fine estate ci ha riportati alla realtà, alle questioni di sempre, aggiungendone di nuovi: la Ss 16 definanziata; l'ospedale nuovo sempre nei sogni dei Vastesi; gli Stadi di calcio inagibili, dopo aver speso i soldi dei contribuenti. La "faraonica"(si fa per dire) opera del terminal bus ancora incompleta, sta lì a ricordarci dell'assenza negligente dell'amministrazione.
E poi il fosso Marino, dopo essere stato ingabbiato, intubato, tombato, spendendo 80mila euro(ma forse anche 100mila) di soldi pubblici, è tornato alla condizione precedente, in attesa di una nuova "tombatura" per il prossimo concerto.
E il degrado, l'incuria, il disordine che si percepisce andando in giro. Le aiuole delle rotatorie incolte e brutte: Vasto è l'unica Città della "costa dei trabocchi" che non cura i suoi rondò. Fossacesia, Casalbordino, San Salvo, ci tengono a fare bella figura con chi viaggia sulla Ss 16. Vasto no. Vasto è inerte.
E così andiamo avanti, stagione dopo stagione, anno dopo anno, senza una idea, una programmazione, senza attenzione e rispetto per il bene comune.
Poco importa che il divieto di balneazione sia stato ieri sera revocato grazie a un nuovo prelievo, a distanza di due giorni dalle precedenti analisi. Il precedente prelievo di acqua nel tratto antistante Fosso Marino aveva rivelato, il 6 settembre, la presenza di ben 331 enterococchi per millilitro, a fronte di un limite massimo consentito di 200. Nel frattempo, nonostante le rassicurazioni del Comune NESSUN cartello di divieto di balneazione era apparso alla foce di Fosso Marino, come avrebbe dovuto essere per legge. L'articolo "Fosso Marino, i valori tornano nella norma: revocato il divieto di balneazione" apparso sul blog di informazione Chiaro Quotidiano, conclude laconicamente: "Sono affidate a guardia costiera e polizia locale le indagini per scoprire da dove provengono i probabili scarichi abusivi". La cosa fa sorridere se guardiamo la foto che qui in basso, che è poi quella "ad uso dei social, che dire irrituale è poco" giustamente criticata nel Comunicato Stampa della SOA. Appare a corredo dell'articolo "Jova Beach Party. Via libera all'allestimento dell'area del concerto" pubblicato da Vastoweb il 9 agosto, che comincia così: "Questa mattina la Commissione Provinciale di Vigilanza di Pubblico Spettacolo ha approvato con parere positivo l'evento Jova Beach Party in programma a Vasto. Sono stati affrontati tutti gli aspetti di natura tecnica e organizzativa. La Commissione ha ritenuto di esprimere il proprio parere positivo già prima del sopralluogo del 19 agosto che servirà, come prassi in questi casi, il corretto allestimento dell'area e delle zone interessate al concerto". Come potrebbe essere altrimenti quando gli organismi di controllo, invece di mantenere un contegno appropriato alla loro funzione, si fanno vedere abbracciati e sorridenti in un "irrituale" selfie?
Guardate e giudicate voi stessi! Nella splendida foto ricordo appare anche Giuliano D'Urso, il Comandante della Guardia Costiera di Vasto, l'ente che deve indagare per scoprire da dove provengono (oramai da molti anni) gli scarichi fognari, e che invece approva un concerto sullo stesso fosso intubato, oltretutto permettendo di spendere soldi pubblici in violazione del Piano del Demanio Marittimo che loro stessi sarebbero chiamati a far rispettare!
Per completare il desolante quadro, vale la pena allora richiamare un altro articolo uscito su Il Centro il 30 settembre scorso, a firma di Anna Bontempo, dal roboante titolo: "Fosso Marino, il Comune assicura: Rinascerà tutta la vegetazione"
Vale la pena leggerlo perché nel corso dell'articolo era lo stesso assessore all'ambiente del Comune di vasto, Gabriele Barisano -non un eco-terrorista qualsiasi insomma- ad affermare "la tombatura di Fosso marino ha aggravato in prospettiva la gestione ambientale e sanitaria del sito". D'altronde -come puntualizzato da Stefano Taglioli, coordinatore del Gruppo Fratino di Vasto- il ritiro del WWF come sponsor per la sola tappa vastese la dice lunga sulla pessima gestione della vicenda dal punto di vista ambientale. Ma Barisano dice qualcosa di ancora più interessante a chiusura dell'articolo: "Il piano demaniale marittimo prevede la rinaturalizzazione di Fosso Marino ed è a quello strumento di pianificazione che dobbiamo fare riferimento. La stessa delibera di giunta approvata nei mesi scorsi sui lavori di manutenzione ordinaria rimarcava il carattere di temporaneità degli interventi effettuati in vista del Jova Beach Party".
Peccato che nella Valutazione di Incidenza Ambientale necessaria per lo svolgimento del concerto, che ha beneficiato del Nulla Osta da parte del Comune stesso, si affermasse esattamente il contrario: "Nel sopralluogo del 26 maggio 2022 è stato rilevato che la sistemazione del tubo corrugato sul tratto finale del corso d'acqua del Fosso Marino, intervento non connesso all'evento del Jova Beach Party e realizzato dal Comune di Vasto, era stato completato".
Quindi per riassumere 90.000 euro spesi per un intervento "di manutenzione ordinaria" ma ad uso straordinario per il concerto (che si vanno a sommare a quelli spesi invano nel 2019), senza nemmeno tentare di risolvere il problema degli scarichi, anzi aggravandolo, e sorvolando sulle prescrizioni del PDM, che allego qui in basso. Ma va benissimo così! Pollici in su, e tutti abbracciati e sorridenti per la foto ad uso social! Dal "Jova Park Area Eventi" di Vasto per ora è tutto. Grande successo della due giorni di enterococchi sul litorale vastese!
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