domingo, 7 de agosto de 2022

FERMO: L'ASSURDO NELL'ASSURDO DELL'ASSURDO

 



A Fermo è vietato calpestare le specie floristiche di pregio, ma è possibile passarci sopra con le ruspe! E' possibile tutto è il contrario di tutto. Tranne che per tutto questo qualcuno venga tradotto in stato di fermo! 

Se è difficile dire, in termini di danni ambientali, quale sia stata la “peggiore tappa” del JBP versione 2019 o 2022, sicuramente per quanto riguarda i livelli di assurdità raggiunti nell'iter di approvazione del concerto, e nelle sue fasi preliminari, la tappa di Fermo è imbattibile, livelli tali da sconfinare nel surreale, il termine adottato per il post del TAG Costa Mare il giorno 27 luglio “A Fermo la vicenda del Jova Beach Party ha assunto contorni surreali”. Si tratta di un post che ha avuto oltre 16.000 condivisioni! Molto più di qualunque post di Jovanotti. Numericamente dimostra che il fronte del NO a questi concerti è cresciuto a dismisura. Lo ha capito il bambino capriccioso che vuole giocare con le spiagge, e se provi a levargliele comincia a gridare “Econazisti! Econazisti!”. Salvo essere poi travolto da uno tsunami di critiche e insulti di rimando. Lo ha capito il WWF nazionale che a riguardo ha fatto uscire un Comunicato stampa ignobile (Leggi QUI), un vero manifesto di disonestà intellettuale, una menzogna nella menzogna delle menzogne. Se stessero almeno zitti, farebbero meglio! 





Andiamo con ordine: i fatti oramai sono arcinoti. C'è una spiaggia sulla quale il Fratino nidifica, l'UNICA spiaggia delle Marche meridionali dove il Fratino nidifica: il lido di Casabianca. Per quella spiaggia nel 2018 il Comune, su proposta del TAG Costa Mare, annuncia la prossima istituzione di un'area protetta. Sono fatti, non voci di corridoio, qui sopra una piccola rassegna stampa a riguardo. Dal 2018 al 2020 era inoltre in atto su quell'area un progetto Life (Choose Nature) proprio a salvaguardia del Fratino e che ha coinvolto molti giovani volontari, coordinati dalla LIPU di Fermo. Nel 2018 c'è stata l'ultima schiusa, ma le ultime due nidificazioni nel 2019, anno del concerto, conclusasi con una predazione da cornacchia o gabbiano. 

Poi il Sindaco sconfessa tutto, e fra tante spiagge alternative proposte dalle associazioni che compongono il TAG Costa Mare, va a scegliere proprio quella, in onore alle "valutazioni rigorose" millantate dal WWF nel suo comunicato. Tutta la vegetazione dunale viene completamente distrutta e, il giorno del concerto più di 30mila persone si accalcano su quegli stessi spazi dove qualche giorno prima era interdetto l'accesso, sempre per favorire la nidificazione del Fratino.  Il danno è fatto! Un danno tale che anche il Comune è disposto a riconoscerlo e avviare un progetto di rinaturazione del Lido Casabianca di Fermo, ingaggiando un botanico dell'Università di Pisa. che richiede al Comune stesso di avviare le pratiche per la traslocazione di piante, talee e semi di specie vegetazionali rare ancora presenti in alcune aree protette in Abruzzo e nelle Marche. Ma non si tratta solo di riportare sulla spiaggia le piante che si sono perse a causa della devastazione creata dal concerto, perché il livellamento dell'arenile effettuato dalle ruspe, ha fatto perdere alla spiaggia le caratteristiche originarie in termini di granulometria dei sedimenti, facendo emergere ciottoli di pezzatura più grossa. 

Dopo due anni si assiste a una considerevole ripresa vegetativa. Tutte le associazioni sperano che lo stato della spiaggia torni ad essere quello precedente al passaggio del JBP, e che questa possa diventare finalmente un'oasi naturalistica. Qui in basso una foto degli ultimi sopralluoghi nel 2022. Con un dettaglio su piante protette come il Papavero delle spiagge e l'Eringio marittimo. 





Ma Jovanotti bussa ancora alla porta, e il sindaco, inebetito dalla nuova chiamata dello show business, clamorosamente sconfessa sé stesso per la seconda volta. Assurdo nell'assurdo: il WWF locale che si oppone al concerto viene diffidato dal WWF nazionale, e annuncia il suo scioglimento. Assurdo nell'assurdo dell'assurdo: l'area interdetta da ordinanza comunale fino al 21 luglio, proprio per la nidificazione del fratino, il 27 luglio viene ancora spianata dalle ruspe! Dove gli uomini non possono andare, le ruspe evidentemente sì, a Fermo! Assurdo nell'assurdo dell'assurdo nell'assurdo: il sindaco, in combutta con il WWF nazionale, nel tentativo di giustificare tutto ciò, scimmiotta un'azione di tutela ambientale, e fa espiantare alcune di quelle piante dunali dal lido protetto di Casabianca, destinato ad essere ruspato, per conservarle all'interno di un recinto, qualche centinaio di metri più a nord, in una zona chiamata Baia dei gabbiani! Per completare questo capolavoro "naturalistico" ecco un cartello -a mo' di presa per i fondelli- che ammonisce: "VIETATO ENTRARE E CALPESTARE - PRESENZA SPECIE FLORISTICHE DI PREGIO" Ovvero, dopo averle riportate da diverse parti d'Italia, eccole che vengono spostate di nuovo -povere piantine- e trapiantate in un recinto, una specie di riserva "indiana" per individui scomodi al progresso, all'avanzata della civilizzazione con i suoi megaconcerti. 

Lo vedete nella foto il recinto, ci racconta un'operazione di pura facciata, o semplicemente sfacciata: poche piantine levate al lido di Casabianca, trapiantate in una spiaggia sterilizzata, asettica. Si intravede la Gramigna delle spiagge, forse il Ravastrello, e la Nappola aliena (il Papavero delle spiagge e l'Eringio nel frattempo se li sono dimenticati?!). Fanno una pena infinita. Sono come ostaggi di guerra, funzionali alle menzogne di un intero baraccone da fiera, mentre il loro ecosistema viene giustiziato dalle ruspe. 

 



Alla fine l'assurdo nell'assurdo dell'assurdo nell'assurdo dell'assurdo: il Comunicato del WWF, che tenta di giustificare tutto questo in termini naturalistici! Vi leggiamo basiti che la spiaggia di Casabianca era priva di qualsiasi pianificazione di tutela (ma come, se era specialmente tutelata per la nidificazione del Fratino e destinata a diventare un SIC!) e che è stato anzi l'intervento di rinaturalizzazione ad aver creato condizioni tali da impedire il ritorno del Fratino stesso! Vi leggiamo che tanto valeva fare il concerto visto la spiaggia è antropizzata e già sottoposta ed erosione, come  attestano le barriere frangiflutti in mare (non invece evitarlo, per le stesse ragioni, preservando un lembo di vegetazione superstite). Vi leggiamo che in 3 anni delle dune embrionali non potrebbero essersi riformate! Vi leggiamo che il WWF si è allora adoperato proficuamente per spostare le piante rare in un luogo più idoneo (come se la Natura si potesse smontare qui e rimontare là come un gioco di società!), perché una spiaggia con superficie ghiaiosa non lo sarebbe abbastanza: peccato che in realtà Fratino nidifichi abbondantemente sui substrati ghiaiosi, come ad esempio a Montemarciano e Marzocca, per citare altri lidi marchigiani.  Vi leggiamo che il Fratino non vi nidifica dal 2017, quando tutti oramai sanno, anche i sassi, e soprattutto quelli di Casabianca, che l'ultima nidificazione risale al 2019. Vi leggiamo che il concerto si è pianificato in una data di sicurezza... ovvero 5-6 agosto (peccato che, per fare un esempio di quest'anno, a Torre Flavia le ultime uova si siano schiuse qualche giorno fa, il 30 luglio!). Vi leggiamo infine, menzogna nella menzogna delle menzogne, che si è strumentalizzata la "scelta" del WWF Natura Picena di sciogliersi! Ma quale scelta? Avevano forse una scelta?! Nella lettera di liquidazione dell'associazione -datata 4 agosto 2022- dalla Sezione "ribelle" scrivono:

"Nonostante il diniego da parte del WWF di Fermo e del WWF Regionale, come mai il WWF nazionale ha mantenuto ferma la partecipazione e ha dato il consenso al Jova Beach Party? Inoltre, negli incontri avuti sia attraverso internet che di persona avevamo più volte ribadito che se il concerto fosse stato spostato e/o annullato avremmo provveduto a mantenere l’impegno da parte del nostro gruppo di regolarizzare la nostra associazione secondo quanto previsto dallo statuto. Inoltre, negli incontri avuti sia attraverso internet che di persona avevamo più volte ribadito che se il concerto fosse stato spostato e/o annullato avremmo provveduto a mantenere l’impegno da parte del nostro gruppo di regolarizzare la nostra associazione secondo quanto previsto dallo statuto". 



Dirigenti del WWF perché cercare di difendere l'indifendibile? Lo avete già fatto nel 2019, e non vi è bastato? Avete già toccato il fondo, ma capisco che la Trident vi metta a disposizione tante ruspe per continuare a scavare...  



Le foto nel post sono di Andrea Scavella



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