Oggi, 20 luglio, A Chi Jova
Beach Tour fa tappa a Barletta, per raccontarvi un'altra impresa del Fratino.
Dove poteva difatti nidificare il nostro Beep Beep delle spiagge (Curri Curri,
in dialetto abruzzese) se non nella spiaggia del lungomare dedicato a Pietro
Mennea, la Freccia del Sud? Una coincidenza che va a consacrare le attitudini
da velocista del bagnasciuga che il nostro amico limicolo può indubbiamente vantare.
Un sodalizio, quello tra Pietro Mennea e il Fratino, propiziato dalla
deposizione delle fatidiche uova screziate (ben 12 nidi + 1 del cugino
Corriere Piccolo!) e dalla encomiabile realizzazione di un'Area a tutela della
nidificazione del fratino, grazie all'interessamento di Legambiente ed ENPA,
con una recinzione protettiva, poi smantellata dagli addetti del Comune a
inizio luglio, secondo gli accordi.
Se finisse qui, sarebbe solo
una bella storia da raccontare. Invece c’è un’altra straordinaria impresa da
registrare, quella degli organizzatori del Jova Beach Party, che insieme al WWF
hanno incredibilmente occupato anche questo tratto di costa, confermando l’altissima
percentuale di centri nel loro personale “tiro all’uccello”, per cui quasi ogni
spiaggia da loro scelta è risultata interessata da nidificazioni, vuoi di Fratino, vuoi di Corriere, vuoi di Cappellaccia o Beccamoschino.
Potevano effettuare un’altra
scelta? Certo che sì, e avevano a disposizione tutte le informazioni, a
giudicare dalle parole del Comunicato stampa del Coordinamento pugliese della
Lipu. È desolante constatare come, ancora una volta, il parere di esperti
naturalisti non sia stato considerato e, secondo un copione già visto, tappa
dopo tappa, amministrazioni e organizzatori sono andati dritti per la loro
strada senza porsi ulteriori problemi.
LIPU: Jova beach. Anche a
Barletta evento impattante. Abbiamo scritto più volte al Comune, nemmeno uno
straccio di risposta.
Anche a Barletta, si
ammasseranno decine di migliaia di persone (!!!) sul delicato litorale di
ponente il prossimo sabato 20 per il concerto organizzato da Jovanotti e
autorizzato dal Comune. Con buona pace del delicato ecosistema costiero e dei
Fratini, piccoli e rari uccelli che già tra mille problemi nidificano sulle
spiagge e che, in questo periodo, stanno ancora completando il loro ciclo
riproduttivo o cercano di fare nidificazioni di rimpiazzo per compensare quelle
fallite. Il Fratino ha subito un tracollo della popolazione in tutt’Italia
proprio a causa dell’uso massivo delle spiagge a fini turistici.
“Avevamo scritto al Comune una nota precisa, argomentata e circostanziata fin dall’aprile scorso – afferma Enzo Cripezzi della LIPU -. Ci saremmo aspettati quanto meno una interlocuzione ma invece nulla, nemmeno a fronte di sollecitazioni che abbiamo trasmesso un mese fa.
Esperti della LIPU avevano
effettuato una analisi relativa alla vulnerabilità della costa Barlettana, con
una zonazione in base alla vulnerabilità e quindi classificando il litorale con
una criticità bassa, media, alta e molto alta. Un’analisi puntuale
diventata parte integrante del dossier nazionale sulla valutazione dei rischi
per il tour “Jova Beach Party” a cura del CNCF – Comitato Nazionale per la
Conservazione del Fratino, che raccoglie in maniera trasversale esperti e
associazioni impegnate per la specie, poi sottoposto all’attenzione del Comune.
E invece niente ! Il
concerto è stato previsto proprio nei siti individuati a criticità alta e molto
alta nel sostanziale disinteresse dell’amministrazione comunale. E ora si
assiste a enormi spianate, recinzioni e transenne, un enorme cantiere per la
realizzazione dei palchi e ingenti misure di sicurezza…. con buona pace di
meritevoli obiettivi di sensibilizzazione su plastica e sostenibilità.
E’ una distorsione
culturale purtroppo sempre più frequente che cerca di legittimare iniziative
impattanti (es. le fonti cosiddette rinnovabili): associare la tutela
dell’ambiente ma incidendo pesantemente sulla Natura ! - concludono alla LIPU
pugliese - Oggi tutto è presentato con la parola magica “ecocompatibile” ma
cosi non è. E questo evento non fa eccezione: decine di migliaia di persone
dovrebbero essere veicolate in piazze e palasport non in ambienti naturali già
sottoposti a pressioni antropiche insostenibili!”
17.7.19, LIPU onlus, coord.
della Puglia
Auguriamo comunque lunga
vita ai fratini di Barletta, velocisti della spiaggia, che sono stati bravi ad
abbandonare in tempo, e con un rapido sprint, quel lido dove ora si trova
il Jova Beach Village, evitando ruspe, camion e calche eccessive.
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