Fosso Marino, come avevamo denunciato, si è trasformato in una fossa
comune per tutti gli anfibi e i pesci che lo abitavano. Queste sono alcune foto
(che già stanno circolando in rete da qualche ora) dei pesci rimasti
intrappolati in una pozzanghera, quelli che sono morti di una morte lenta,
invece di essere giustiziati e sotterrati dalle ruspe con un solo colpo di
pala. E vederli boccheggiare e morire sotto i tuoi occhi, vi assicuro che fa un
altro effetto. Un signore di Foggia, accorso sul posto a condividere il mio
sgomento, non appena mi ha visto scattare le foto, indicando i pesci mi ha
commentato: "Purtroppo i soldi muovono il mondo, e finché ci sono i soldi
questa è la fine che faremo anche noi.”
Altre persone si sono avvicinate, un signore che mi ha aiutato nel
riconoscimento dei cadaveri, tra cui a sua detta cefali e anguille, e anche dei
bambini, che ci chiedevano perché i pesci siano morti. “Perché in una pozza così
ristretta, sotto il sole e senza la vegetazione, gli è venuto a mancare l'ossigeno,
bambini. E tutto questo per fare il concerto di Jovanotti, tutto questo per una
giornata di divertimento, all’insegna della sostenibilità ambientale”.
Il signore di Foggia oltretutto mi ha raccontato di aver assistito ai
lavori di preparazione del concerto a Barletta, stupendosi di come lo stesso
evento a Vasto si possa fare in una spiaggia molto più ristretta, e sopra un
fosso classificato a rischio idrogeologico. Della vicenda si è
immediatamente occupata la SOA, Stazione Ornitologica Abruzzese, che oggi ha
diramato ben due comunicati stampa. Il primo a contrastare le varie farneticazioni
del sindaco di Vasto, il quale ha dichiarato sul posto che i lavori consistevano in
una manutenzione ordinaria nonostante una determina dirigenziale affermasse
chiaramente il contrario, e poi ha minacciato di denuncia tutti gli
ambientalisti che lo hanno denunciato negli ultimi mesi, per instaurare un
clima chiaramente intimidatorio, senza riflettere che tra quelli che lo hanno
denunciato c’è anche il WWF, sponsor tecnico del tour di Jovanotti e le guardie WWF, a chiudere il cortocircuito logico (per gli amanti del genere demenziale
consiglio questa intervista, e quest’altra). Il secondo comunicato a denunciare
con indignazione quanto vedete nelle foto, ovviamente non prima di allertare
Carabinieri forestali e Capitaneria di Porto per salvare quelli ancora vivi.
Non è solo la morte di alcuni pesci che lamentiamo, è la morte del buon
senso, la morte dell'intelligenza, la morte della politica, che si gioca tutto
per un concerto di Jovanotti, come se fosse una questione di vita o di morte. E
difatti, per i pesci e gli anfibi di Fosso marino, morte purtroppo è stata.
Nessuno, nel Comune, o nella ditta appaltatrice dei lavori che si sia
preoccupato di valutare e verificare se ci fossero degli esseri viventi in quel
corso d’acqua, o in quelle pozzanghere, esseri viventi abbandonati al loro
destino senza nemmeno concedergli la pietà di un colpo di grazia. Nessuno che
si sia soffermato, in quelle stanze annebbiate dalla burocrazia, a cercare di comprendere
almeno quali fossero le specie vegetali effettivamente presenti ai bordi del fosso, la
loro funzione nell’ecosistema. Non Arundo Donax, come affermato in risposta al
Gruppo Fratino.Vasto –sottintentendo che quella potesse essere tranquillamente distrutta- nelle osservazioni alla Vinca per il Jova Beach Party, ma Phragmites
australis, la cosiddetta Cannuccia di palude, specie autoctona, con
una grande efficacia depurativa dell’acqua.
E dietro lo scenario di distruzione di Fosso Marino, l’immagine surreale
di una giostra, l’unica giostra del Luna Park rimasta chissà perché in loco, e non spostata
nell’area eventi, tra l’altro spendendo soldi pubblici, tra l’altro dopo aver
concesso a Jovanotti, che fa pagare un biglietto di 60 euro, l’uso gratuito del
suolo pubblico, mentre gli ambulanti sul marciapiede antistante devono pagarlo eccome. E dietro la giostra si intravede una ruspa, nel giorno dei lavori di "manutenzione", utilizzata come fosse un giocattolo, da questi amministratori che evidentemente non sanno cosa amministrano,
che non conoscono il valore della vita e della biodiversità, o comunque sono
ben disposti a rinnegarlo per un party estivo. E non solo a Vasto, ma a Roccella, a
Castel Volturno, a Cerveteri, ovunque il Jova Beach Party attecchisca.
Concludo, raccontando ancora come il signore che mi aiutava a
riconoscere i pesci, si sia stupito di vederne così tanti, in una pozza tanto
piccola, e mi ha detto: “Ma allora se scaviamo ne troviamo un sacco!”. Sicuramente,
ma provateci voi, io per oggi ne ho abbastanza!
E se volete, girate pure alla signora Lucarelli tutto
questo, per vedere se ha ancora voglia di fare della satira, e manifestare il
suo immane disappunto per il povero Jovanotti.
Sarebbero da denunciare il sindaco e la ditta per maltrattamento e uccisione animali! :-/
ResponderEliminarInfatti verranno denunciati, le anguille sono anche una specie particolarmente protetta
EliminarRazza di incompetenti! Ma possibile non si possa fare nulla?
ResponderEliminarScusatemi dall'articolo non si capisce, perchè erano state formate queste pozzanghere?
ResponderEliminarLe pozzanghere erano quanto rimaneva del corso d'acqua insabbiato dalle ruspe.
EliminarNooo...ma questa gente va arrestata e allontanata da qualsiasi carica pubblica!Incompetenti,ignoranti e arroganti!
ResponderEliminar...e si che "il Jova" a Lignano ha portato a termine un progetto in modo egregio. Com'è possibile che qui sia successo un disastro simile?
ResponderEliminarLui e i suoi Concerti...fateli allo Stadio!