Nel video della canzone “Prima che diventi giorno”, album Jova Beach Party, si vede
Jovanotti correre con la sua auto (tanto per rafforzare il messaggio profondamente
ecologista del suo tour) verso un grande viaggio. Peccato che
con quell’auto sia finito in un fosso. Fosso Marino per l’esattezza. Adesso che
la vicenda ha conquistato risalto nazionale, per la sua abominevole indecenza, comincio
a sperare che non sia detta l’ultima parola, ma quando alcuni giorni fa ho abbozzato
questo post, avevo in mente il titolo “In memoria di Fosso Marino”, per
consegnare al mondo le ultime immagini di questo luogo, prima che venga tombato
per sempre, per permettere lo svolgimento del Jova Beach Party.
Ringrazio
di cuore Augusto De Sanctis e la Societa Ornitologica Abruzzese per essere intervenuti prontamente e avere rimesso
al posto giusto tutti gli elementi di questa scandalosa vicenda. Per tutti i
dettagli tecnici dell'esposto, che sottoscrivo parola per parola, lettera per
lettera, rimando al suo post.
Ma per chi
non conoscesse i fatti, vorrei fare un passo indietro. Il concerto in origine
si doveva svolgere circa 200 mt piu a sud. L’adiacenza con la Riserva naturale
Marina di Vasto, oltre alla presenza di numerose concessioni balneari che
avrebbero dovuto essere espiantate per fare posto al concerto (e questa me la
sarei goduta: profughi balneari a causa del concerto di Jovanotti!), hanno
fatto optare per uno spostamento verso nord dell’area del concerto. Tutto
sarebbe andato bene, non fosse stato per la presenza in quell’area di un terzo
incomodo, anzi due: Il Luna Park, e
Fosso Marino. Il primo,
con una soluzione assolutamente geniale, è stato spostato in quella che era
l’area originariamente individuata per il concerto, sbancando e spianando
quella che è un’area storica di
nidificazione del fratino. Su Fosso Marino
invece si e’ scelto di operare nel silenzio. Totalmente ignorata nella
Valutazione di incidenza Ambientale la sua presenza, nonostante palco e attrezzature
ricadessero incredibilmente sul suo corso! Appaltati i lavori per “giustiziare” alla
chetichella quello che e’ di fatto uno dei pochi sprazzi di naturalità della
spiaggia vastese, a nord della Riserva.
Un fosso da sempre presente, con il suo
rigoglioso canneto, che rappresenta il naturale sfogo delle acque meteoriche verso
il mare, le quali delineano il suo corso sempre mutevole. Un guado da attraversare,
per chiunque passeggi sulla riva, talvolta un limite invalicabile quando le
acque abbondanti lo gonfiano. Un elemento che chi ama la spiaggia, soprattutto
d’inverno, non può mancare di apprezzare per la sua poesia. Chi abbia letto il
mio fumetto “Fratini d’Italia” lo ricorderà citato a proposito delle cornacchie
grige, che dalla Riserva Naturale si alzavano in volo alla ricerca di cibo
verso questo fosso, sorvolando i nidi dei fratini nell’area adesso occupata dal
Luna Park. Noi del Gruppo Fratino Vasto seguivamo queste cornacchie col
binocolo, e se le vedevamo tornare al nido con una rana in bocca eravamo tranquilli,
perchè non avrebbero avuto bisogno di predare i pulli di fratino, per nutrirsi,
almeno quel giorno. Fosso Marino è inoltre l’unico posto a Vasto Marina dove
si possano osservare permanentemente gruppi di diecine di balestrucci, ma anche
rondini, intenti a riposare o ad abbeverarsi, radendo al volo la sua
superficie. Un autentico luogo di vita, da sacrificare per il fugace botto pirotecnico di
un concerto estivo!
Eppure, mentre ero
intento a fare la foto nella quale si infossa il Jova, godendo
della presenza trillante dei balestrucci attorno a me, mi è giunto alle orecchie il commento di una ragazzina, che indicava il fosso: “Guarda
che schifo, e quello ci sta pure seduto vicino a fare le foto!” Poteva avere 12
anni. Non è colpa sua, non può ragionare
diversamente in una città la cui
amministrazione non solo non si preoccupa di fare educazione ambientale, ma
trama nell’ombra per “ripulire e bonificare” (leggi:sopprimere) quel poco di verde che rimane integro, contribuendo a dare una percezione totalmente
deviata di cosa significhi la naturalità. E quindi Fosso Marino viene percepito
dai più come una fognatura a cielo aperto. Ma se al suo corso vengono fatti
defluire scarichi illegali, se la situazione delle fognature a Vasto Marina e’
storicamente carente, che colpa ne ha il povero fosso? Anzi, la sua intubazione
non farebbe altro che eliminare quel minimo di fitodepurazione che ci offre
gratuitamente la vegetazione.
E su tutto questo anche scandalo degli 80.000 euro dei fondi regionali destinati al concerto (che sommati ai 20.000 per lo spostamento del Luna park farebbero
gia’ 100.000). Soldi elegantemente chiesti dal Sindaco di Vasto il
giorno 17.04, prima ancora che si chiudesse l’iter delle osservazioni alla
V.Inc.A, nella quale il Gruppo Fratino Vasto sollevava la questione di Fosso Marino
per la prima volta. Per chi avesse voglia approfondire per quali categorie di lavori
dobbiamo impegnare tutti questi soldi pubblici pro-Jovanotti rimando sempre a un post di Augusto De
Sanctis.
Dopo tutto
questo, il concerto dovrebbe essere annullato per manifesta vergogna. Spero che
Jovanotti e Trident si degnino di fare una dichiarazione ufficiale, per
chiedere almeno scusa. Per chiarire cosa intendano lasciare alla collettività
in cambio di tutto il disagio e la devastazione che sta lasciando e lascerà il
concerto! E spero che tutta la giusta indignazione che sta sollevando
questo caso, serva almeno a salvare Fosso Marino. Aiutate il fosso e non chi è caduto nel fosso,
condividete!
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