sábado, 22 de junio de 2019

JOVANOTTI NEL FOSSO



Nel video della canzone “Prima che diventi giorno”, album Jova Beach Party, si vede Jovanotti  correre con la sua auto  (tanto per rafforzare il messaggio profondamente ecologista del suo tour) verso un grande viaggio. Peccato che con quell’auto sia finito in un fosso. Fosso Marino per l’esattezza. Adesso che la vicenda ha conquistato risalto nazionale, per la sua abominevole indecenza, comincio a sperare che non sia detta l’ultima parola, ma quando alcuni giorni fa ho abbozzato questo post, avevo in mente il titolo “In memoria di Fosso Marino”, per consegnare al mondo le ultime immagini di questo luogo, prima che venga tombato per sempre, per permettere lo svolgimento del Jova Beach Party. 

Ringrazio di cuore Augusto De Sanctis e la Societa Ornitologica Abruzzese per  essere intervenuti prontamente e avere rimesso al posto giusto tutti gli elementi di questa scandalosa vicenda. Per tutti i dettagli tecnici dell'esposto, che sottoscrivo parola per parola, lettera per lettera, rimando al suo post.

Ma per chi non conoscesse i fatti, vorrei fare un passo indietro. Il concerto in origine si doveva svolgere circa 200 mt piu a sud. L’adiacenza con la Riserva naturale Marina di Vasto, oltre alla presenza di numerose concessioni balneari che avrebbero dovuto essere espiantate per fare posto al concerto (e questa me la sarei goduta: profughi balneari a causa del concerto di Jovanotti!), hanno fatto optare per uno spostamento verso nord dell’area del concerto. Tutto sarebbe andato bene, non fosse stato per la presenza in quell’area di un terzo incomodo, anzi due: Il Luna Park,  e Fosso Marino. Il primo, con una soluzione assolutamente geniale, è stato spostato in quella che era l’area originariamente individuata per il concerto, sbancando e spianando quella che  è un’area storica di nidificazione del fratino. Su Fosso Marino invece si e’ scelto di operare nel silenzio. Totalmente ignorata nella Valutazione di incidenza Ambientale la sua presenza, nonostante palco e attrezzature ricadessero incredibilmente sul suo corso!  Appaltati i lavori per “giustiziare” alla chetichella quello che e’ di fatto uno dei pochi sprazzi di naturalità della spiaggia vastese, a nord della Riserva. 

Un fosso da sempre presente, con il suo rigoglioso canneto, che rappresenta il naturale sfogo delle acque meteoriche verso il mare, le quali delineano il suo corso sempre mutevole. Un guado da attraversare, per chiunque passeggi sulla riva, talvolta un limite invalicabile quando le acque abbondanti lo gonfiano. Un elemento che chi ama la spiaggia, soprattutto d’inverno, non può mancare di apprezzare per la sua poesia. Chi abbia letto il mio fumetto “Fratini d’Italia” lo ricorderà citato a proposito delle cornacchie grige, che dalla Riserva Naturale si alzavano in volo alla ricerca di cibo verso questo fosso, sorvolando i nidi dei fratini nell’area adesso occupata dal Luna Park. Noi del Gruppo Fratino Vasto seguivamo queste cornacchie col binocolo, e se le vedevamo tornare al nido con una rana in bocca eravamo tranquilli, perchè non avrebbero avuto bisogno di predare i pulli di fratino, per nutrirsi, almeno quel giorno. Fosso Marino è inoltre l’unico posto a Vasto Marina dove si possano osservare permanentemente gruppi di diecine di balestrucci, ma anche rondini, intenti a riposare o ad abbeverarsi, radendo al volo la sua superficie. Un autentico luogo di vita, da sacrificare per il fugace botto pirotecnico di un concerto estivo!

Eppure, mentre ero intento a fare la foto nella quale si infossa il Jova, godendo della presenza trillante dei balestrucci attorno a me, mi è giunto alle orecchie il commento di una ragazzina, che indicava il fosso:  “Guarda che schifo, e quello ci sta pure seduto vicino a fare le foto!” Poteva avere 12 anni. Non è colpa sua, non può  ragionare diversamente in una città  la cui amministrazione non solo non si preoccupa di fare educazione ambientale, ma trama nell’ombra per “ripulire e bonificare” (leggi:sopprimere) quel poco di verde che rimane integro, contribuendo a dare una percezione totalmente deviata di cosa significhi la naturalità. E quindi Fosso Marino viene percepito dai più come una fognatura a cielo aperto. Ma se al suo corso vengono fatti defluire scarichi illegali, se la situazione delle fognature a Vasto Marina e’ storicamente carente, che colpa ne ha il povero fosso? Anzi, la sua intubazione non farebbe altro che eliminare quel minimo di fitodepurazione che ci offre gratuitamente la vegetazione.

E su tutto questo anche scandalo degli 80.000 euro dei fondi regionali destinati al concerto (che sommati ai 20.000 per lo spostamento del Luna park farebbero gia’ 100.000). Soldi elegantemente chiesti dal Sindaco di Vasto il giorno 17.04, prima ancora che si chiudesse l’iter delle osservazioni alla V.Inc.A, nella quale il Gruppo Fratino Vasto sollevava la questione di Fosso Marino per la prima volta. Per chi avesse voglia approfondire per quali categorie di lavori dobbiamo impegnare tutti questi soldi pubblici pro-Jovanotti  rimando sempre a un post di Augusto De Sanctis. 

Dopo tutto questo, il concerto dovrebbe essere annullato per manifesta vergogna. Spero che Jovanotti e Trident si degnino di fare una dichiarazione ufficiale, per chiedere almeno scusa. Per chiarire cosa intendano lasciare alla collettività in cambio di tutto il disagio e la devastazione che sta lasciando e lascerà il concerto! E spero che tutta la giusta indignazione che sta sollevando questo caso, serva almeno a salvare Fosso Marino. Aiutate il fosso e non chi è caduto nel fosso, condividete!




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