NON SOLO JOVANOTTI!
In un articolo-intervista intitolato "Jova e il fratino" Roberto Manfredi, sul sito Rockol.it, scrive: "La domanda che rivolgo ai vari complottisti del web è: “Se al posto di Jovanotti ci fossero Vasco Rossi o Ligabue o i Rolling Stones avreste fatto lo stesso cucuzzaro di polemiche?”. La risposta è sì! Ti va bene se a questo giro ce la prendiamo con Bruce Springsteen, che vuole portare 50.000 persone al Parco Bassani di Ferrara?! Firmiamo tutti la petizione per limitare questi danni collaterali da JBP! Quando si apre la porta, poi chiuderla è davvero difficile.
https://www.change.org/p/salviamo-insieme-il-parco-giorgio-bassani-di-ferrara-save-the-park
Caro Bruce Springsteen
Ti scriviamo, sperando che le nostre parole, tocchino l’animo sensibile che hai sempre dimostrato. Ti aspettiamo in Italia. Ti aspettiamo a Ferrara e a Monza. Migliaia di fan non vedono l’ora di ascoltare le tue meravigliose canzoni. Tutti attendono il mito della musica, la star internazionale, “The Boss”, colui che ha saputo raccontare, con i testi delle proprie canzoni, la vita quotidiana, profonda, in tutti i suoi aspetti, anche quelli più disperati. Quell’America degli sconfitti che mai hanno smesso di provarci. In alcune di esse hai ricordato quanto sia importante guardare e rispettare la natura (The river, Jungleland, The Promised Land…), sei stato testimonial dei movimenti che in tutto il mondo provano ad alzare il livello di attenzione per la salvaguardia dell’ambiente. Sei uno dei green influencer più seguiti al mondo e non perdi occasione per stimolare le persone a cambiare quei comportamenti che danneggiano l’ambiente, il pianeta. Eppure l’organizzazione di almeno due, dei tuoi tre
concerti, programmati per il prossimo anno a Ferrara il 18 maggio e il 25 luglio a Monza, avverranno in due parchi di notevole pregio: Il Parco Giorgio Bassani a Ferrara e il Parco di Monza.
Il primo è un’area protetta: 1200 ettari di patrimonio paesaggistico e storico a ridosso delle antiche mura medioevali, una vera e propria “addizione verde”. Un sistema articolato di zone alberate, specchi d’acqua, sentieri. Habitat ottimale per numerosi animali selvatici, tra cui almeno 129 specie di uccelli, molti dei quali migratori, che completano il loro arrivo, la cova in corrispondenza dei preparativi del concerto. Il secondo – prato della Gerascia- è parte, con la Villa Reale, di un complesso monumentale di primaria importanza artistica, storica, culturale che vanta oltre due secoli di storia.
Siamo molto preoccupati per l’irreparabile danno all’ecosistema, all’ambiente, alle varietà
arboree presenti, alle specie animali protette che l’afflusso di migliaia di persone, in uno spazio così delicato e sensibile, potrà provocare. Deprechiamo la decisione scellerata delle
nostre amministrazioni, guidate solo ed esclusivamente, dal business, dall’indotto economico che l’evento potrà produrre. Incuranti della peculiarità, fragilità e bellezza dei luoghi destinati a ospitare questi eventi.
Confidiamo, per la sensibilità e l’attenzione che hai sempre dimostrato al tema dell’ambiente
e all’impatto che le azioni umane indiscriminate hanno su di esso, in una tua presa di posizione chiara e decisa. Affinché un tuo pronunciamento, costituisca monito ed esempio virtuoso per nostri governanti, per gli artisti che muovono grandi folle, e per gli stessi fan.
Soluzioni alternative e più adeguate esistono. Invita i nostri amministratori a trovarle. Nelle nostre città storiche, ci sono altri spazi attrezzati, idonei per capienza, per viabilità, sicurezza e rispetto ambientale ottimali per tenervi concerti e grandi eventi.
Con stima
Anna Ferraresi, Consigliera comunale Gruppo Misto Comune di Ferrara.
Bianca Montrasio, Presidente del Comitato per il Parco Antonio Cederna
RobertoD’Achille, Portavoce del Comitato La Villa Reale è anche mia
p.s.
Consiglio ovviamente anche di leggere l'esilarante articolo-intervista a Salvadori nel quale questo astro nascente dell'ornitologia afferma: "Circa il fratino nessuno sa che le uova si schiudono a maggio e dopo il 27 luglio i fratini volano altrove". Infatti non lo sapevamo neanche noi che ce ne occupiamo da anni! "Tant’è che a Rimini nel 2019, prosegue, dopo aver raccolto vari pareri di esperti ornitologi, abbiamo anche spostato per precauzione la data ai primi di agosto". Per capire in quale stato confusionale versi l'organizzatore del JBP, nel tentativo disperato di controbattere alle critiche sempre più numerose, il concerto spostato ad agosto era quello di Fermo, dove peraltro non c'erano nidificazioni quell'anno, mentre sì a Rimini, dove c'erano due nidi nell'area del concerto, che si tenne l'11 luglio. Altre baggianate, Maurizio?
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