Se la data
del Jova Beach a Vasto appare appesa a un filo, altre spiagge stanno sgomitando
per avere in extremis l'evento. La principale candidata sembra essere Pescara,
e l'area prescelta quella della Madonnina, dove, guardacaso, dal 2013 è stata
costituita un'Oasi del fratino. Si tratta di un'area interessata da un piccolo
miracolo di rigenerazione naturalistica, di cui ho parlato nel mio fumetto
"Fratini d'Italia": A Pescara i fratini nidificano sulla spiaggia
della Madonnina, sotto il Ponte del Mare, formatasi pochi anni fa, in seguito
alla realizzazione della diga foranea, a protezione del porto fluviale, con il
conseguente accumulo di sabbia dalla foce del Pescara. Poi sono arrivate le ammofile, le dune, piante rare come il poligono marittimo e... i fratini! Tanto
che il WWF e la Stazione Ornitologica Abruzzese vi hanno creato un’oasi
protetta. È proprio il caso di dire che la natura talvolta si riprende quello
che le viene tolto e che i fratini, sfrattati da tante parti d’Italia, si sono
ritrovati qui, sotto un ponte..
Ma come è
possibile, vi chiederete, che questo tour vada sempre a rompere le scatole dove
ci sono anche loro, i fratini? La risposta
la si trova nelle parole dell'assessore di Pescara che potete ascoltare nel
video del TG3 regionale, al minuto 2.30. Non si tratta di persecuzione
deliberata di una specie vivente. Semplicemente gli organizzatori richiedono
30.000 metri quadri, 3 ettari liberi nel bel mezzo della spiaggia italiana
superantropizzata e fitta di ombrelloni. E quali sono le aree che possono
offrire tanto spazio se non quelle poche spiagge libere sfuggite
all'antropizzazione, spesso adiacenti a riserve naturali, dove si rifugiano
specie in via di estinzione come il fratino, e piante rare come il poligono?
La ragione
per la quale il concerto non si farà probabilmente a Vasto, risiede
fondamentalmente in questa pretesa. Se il concerto si fosse realizzato
nell’area eventi del piano demaniale, per posizionare il villaggio lungo la
spiaggia, e non ortogonale alla linea di battigia, come richiedono gli
organizzatori, questo avrebbe comportato l’espianto di alcune concessioni. Le
quali hanno ovviamente rifiutato l’invito a far sloggiare i propri clienti. Per
questo il Comune e gli organizzatori si sono andati a ficcare in un... fosso,
dal quale non riescono più ad uscire. La maggiore distanza dalla Riserva
Naturale Marina di Vasto ben poco c’entra, anche se hanno provato a vendersela
così, loro non hanno questo genere di attenzioni, come dimostra il concerto di
Cerveteri, a ridosso del Monumento Naturale di Torre Flavia, con tutta la sua
preziosa avifauna invasa da decibel improponibili
A Pescara
comunque nemmeno basterà, lo spazio disponibile, come si ascolta nel servizio
del TG3, e forse assisteremo comicamente, come a Viareggio, al fenomeno dei
profughi balneari, le persone che vedranno espiantato il proprio ombrellone
estivo, per fare posto alla prepotenza dello star system italico. Jovanotti,
poteva scegliere di fare eventi con un quarto o un quinto degli spettatori, creando una
struttura flessibile e adattabile alle esigenze dei vari ambienti; saremmo
stati tutti ancora a discutere dell'uso improprio delle spiagge, saremmo stati
tutti ovviamente contro il suo Beach Tour, ma avremmo apprezzato un minimo
sforzo di attenzione ai luoghi. Invece no, ha scelto la strada
del gigantismo autoreferenziale, per fame di incasso e vanagloria, all’inseguimento
del paragone con Woodstock nel cinquantesimo anniversario, creando dei
megaeventi che, invece di adattarsi al contesto delle varie spiagge, obbligano
il contesto ad adattarvisi, a suon di ruspe.
Vendendo l’idea di una città dei balocchi che si sposta, quando si
tratta in realtà di una sfilata di bancarelle, il cui obiettivo consiste nello
sfilare quanti più soldi possibile a coloro che rimangono ostaggi
del suo villaggio, nell'area del Party, come ostaggi rimangono loro malgrado tutti gli altri, anche al di fuori.
No hay comentarios:
Publicar un comentario