viernes, 19 de julio de 2019

È QUI LA FESTA?





Se la data del Jova Beach a Vasto appare appesa a un filo, altre spiagge stanno sgomitando per avere in extremis l'evento. La principale candidata sembra essere Pescara, e l'area prescelta quella della Madonnina, dove, guardacaso, dal 2013 è stata costituita un'Oasi del fratino. Si tratta di un'area interessata da un piccolo miracolo di rigenerazione naturalistica, di cui ho parlato nel mio fumetto "Fratini d'Italia": A Pescara i fratini nidificano sulla spiaggia della Madonnina, sotto il Ponte del Mare, formatasi pochi anni fa, in seguito alla realizzazione della diga foranea, a protezione del porto fluviale, con il conseguente accumulo di sabbia dalla foce del Pescara. Poi sono arrivate le ammofile, le dune, piante rare come il poligono marittimo e... i fratini! Tanto che il WWF e la Stazione Ornitologica Abruzzese vi hanno creato un’oasi protetta. È proprio il caso di dire che la natura talvolta si riprende quello che le viene tolto e che i fratini, sfrattati da tante parti d’Italia, si sono ritrovati qui, sotto un ponte.. 

Ma come è possibile, vi chiederete, che questo tour vada sempre a rompere le scatole dove ci sono anche loro, i fratini? La risposta la si trova nelle parole dell'assessore di Pescara che potete ascoltare nel video del TG3 regionale, al minuto 2.30. Non si tratta di persecuzione deliberata di una specie vivente. Semplicemente gli organizzatori richiedono 30.000 metri quadri, 3 ettari liberi nel bel mezzo della spiaggia italiana superantropizzata e fitta di ombrelloni. E quali sono le aree che possono offrire tanto spazio se non quelle poche spiagge libere sfuggite all'antropizzazione, spesso adiacenti a riserve naturali, dove si rifugiano specie in via di estinzione come il fratino, e piante rare come il poligono? 

La ragione per la quale il concerto non si farà probabilmente a Vasto, risiede fondamentalmente in questa pretesa. Se il concerto si fosse realizzato nell’area eventi del piano demaniale, per posizionare il villaggio lungo la spiaggia, e non ortogonale alla linea di battigia, come richiedono gli organizzatori, questo avrebbe comportato l’espianto di alcune concessioni. Le quali hanno ovviamente rifiutato l’invito a far sloggiare i propri clienti. Per questo il Comune e gli organizzatori si sono andati a ficcare in un... fosso, dal quale non riescono più ad uscire. La maggiore distanza dalla Riserva Naturale Marina di Vasto ben poco c’entra, anche se hanno provato a vendersela così, loro non hanno questo genere di attenzioni, come dimostra il concerto di Cerveteri, a ridosso del Monumento Naturale di Torre Flavia, con tutta la sua preziosa avifauna invasa da decibel improponibili


A Pescara comunque nemmeno basterà, lo spazio disponibile, come si ascolta nel servizio del TG3, e forse assisteremo comicamente, come a Viareggio, al fenomeno dei profughi balneari, le persone che vedranno espiantato il proprio ombrellone estivo, per fare posto alla prepotenza dello star system italico. Jovanotti, poteva scegliere di fare eventi con un quarto o un quinto degli spettatori, creando una struttura flessibile e adattabile alle esigenze dei vari ambienti; saremmo stati tutti ancora a discutere dell'uso improprio delle spiagge, saremmo stati tutti ovviamente contro il suo Beach Tour, ma avremmo apprezzato un minimo sforzo di attenzione ai luoghi. Invece no, ha scelto la strada del gigantismo autoreferenziale, per fame di incasso e vanagloria, all’inseguimento del paragone con Woodstock nel cinquantesimo anniversario, creando dei megaeventi che, invece di adattarsi al contesto delle varie spiagge, obbligano il contesto ad adattarvisi, a suon di ruspe.  Vendendo l’idea di una città dei balocchi che si sposta, quando si tratta in realtà di una sfilata di bancarelle, il cui obiettivo consiste nello sfilare quanti più soldi possibile a coloro che rimangono ostaggi del suo villaggio, nell'area del Party, come ostaggi rimangono loro malgrado tutti gli altri, anche al di fuori.

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