martes, 9 de julio de 2019

KOYAANISQATSI



https://www.youtube.com/watch?v=iJGyZ8uVjCk&fbclid=IwAR2KISK33h2xHbP6tSUb-ZcrYFLM0IP8VX0V3zY3pJcC5Xg5lmKI-3b2bVQ&app=desktop


Invito tutti a cliccare sull'immagine per godere di questo brevissimo video che dapprima si sofferma con incanto su due dei fantastici 4 Uovanotti riminesi, per poi cabrare verso lo smisurato palco di Jovanotti che cresce minaccioso, e troppo, troppo vicino a loro. Un prezioso frammento che starebbe benissimo nel film Koyaanisqatsi (letteralmente Vita senza equilibrio nella lingua hopi, dei nativi mesoamericani) di Godfrey Reggio, su musiche di Philip Glass, che consiglio vivamente a tutti di vedere. Ringrazio Vincenzo Alfano per questa sua intuizione che permette a chiunque di comprendere a pieno lo "strano caso" dei fratini di Rimini, ancora incapaci di difendersi con le proprie ali dall'onda d'urto del Jova Beach Party, che proprio doveva andarsi a piazzare.

Ho avuto la fortuna di capitare anche io su quella spiaggia, forse il giorno dopo la registrazione di questo video, quando le due torri di lato al palco erano gia’ montate in tutta la loro altezza. Ho conosciuto Vincenzo, che sta dedicando queste ultime cruciali giornate a sorvegliarli, ma anche Roberto il bagnino, e Cristian, ma soprattutto ho conosciuto loro, i 4 Uovanotti che lottano per sopravvivere nonostante qualcuno faccia di tutto per rendergli la vita difficile. E' accaduto negli ultimi giorni che due di loro siano tornati con i genitori vicinissimi all'area concerto, dopo essersi spostati a sud, vicino alla foce del torrente Marano. Quasi a sfidare la macchina da guerra del concerto, dimostrando che la spiaggia, tutta, è la loro casa.

Che poi siano nati proprio a Rimini, emblema del turismo balneare di massa, è un doppio miracolo, che i vari attivisti che si avvicendano nella loro veglia custodiscono con consapevolezza e trepidazione. Per me era importante andare, anche solo per qualche ora, a godere della semplice compagnia di questa comunità che unisce uomini e fratini, e poterla raccontare, perché a pochi metri dal palco di Jovanotti sta accadendo qualcosa che merita molta più attenzione dell'evento dell'estate, e non è solo un fatto naturalistico, perché qui, nella muta solidarietà - o fratinellanza -tra esseri viventi, si intravede davvero il futuro dell'Italia, o almeno la speranza di un futuro. Non quello sbandierato da Jovanotti citando sgraziatamente, e a sproposito, le Città invisibili di Calvino, bensì quello che percepisci lontano (ma neanche tanto) dai Party, insieme ai partigiani della spiaggia, come li chiamo nel mio fumetto "Fratini d'Italia", che difendono tenacemente e fino all'ultimo la bandiera della naturalità delle nostre spiagge. "Questo ostinato uccellino, che ribadisce il suo diritto originario a quella spiaggia che i balneatori iniziano a recingere e ruspare, che dà prova di tolleranza mentre intorno l'arenile diventa una bolgia, che attira la tua attenzione, se ti avvicini troppo al nido, e finge di essere ferito, perché non puo fare altro per opporsi, ci insegna qualcosa, ci dà forse l'ultima possibilita di comprendere appieno il legame con la vita che ci circonda. Il partigiano delle spiagge, con le sue buchette come trincee, combatte in prima linea la sua battaglia anche per noi". Riusciremo a farlo capire? Negli esposti che si susseguono, nella consapevolezza che sta creando il caso del Fratino, coinvolto suo magrado in uno sciagurato tour, nel numero di fan delusi di Jovanotti, nei tanti che li hanno scoperti e si commuovono nel vedere immagini come queste, intravedo come la grandezza di questi piccoli esseri stia sconfiggendo la piccolezza di quel gigantesco evento.

No hay comentarios:

Publicar un comentario